domenica 16 maggio 2010

L’architettura delle origine era naturale, ha cercato di imparare dalla natura. Pietra raccolta dissodando i campi, calce fatta cuocendo calcare con fascine di legna, argilla cavata vicino casa e cotta nello stesso modo, legno ottenuto tagliando l’albero vecchio nel bosco vicino e lasciando crescere il giovane. Nessuno si poneva il problema che fosse a kilometri zero . Lo doveva essere per forza. Che senso ha usare il marmo perlato di Sicilia in Giappone? L’architettura di noi umani fatica a comprendere, soprattutto in questi tempi di confusione. Si fonda con cemento e ferro, si nutre di petrolio, non sa assorbire le energie presenti in grande quantità nel suolo e nel cosmo se non a prezzo di tecnologie complesse, pesanti e devastanti. Consuma e produce scarti in enorme umanità. Distrugge la natura e si distrugge. Oggi l’architettura naturale, l’architettura contemporanea è quella non conosciuta, quella che rigenera e RI-naturalizza l’architettura già costruita, le RI-dà senso , RI-pensa a spazi e luoghi per sottrazione, per cancellazione, per sostituzione con materiali disponibili, locali, rinnovabili, a kilometri zero e soprattutto senza un m2 in più. C’è un grande lavoro da fare e il lavoro è stimolante e affascinante molto più che cancellare suolo fertile usando il territorio come un pezzo di carta neutro e indifferente.

IL PROGRAMMA

IL PALAZZO DELLE FARFALLE La finalità di questo progetto consiste nella riqualificazione dell’insediamento e al miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti non attraverso un intervento di edilizia insediativa ma attraverso un servizio collettivo.
REBUILDING NATURE: con la sua composizione e volumetria il centro si propone come un elemento di rottura con il resto della texture urbana. Componente trainante dell’idea progettuale è l’idea di un opposizione alla cementificazione speculativa e talvolta priva di una composizione architettonica attraverso una riappropriazione-integrazione con la natura.
Serra delle farfalle
LIVING: inteso come luogo del comunicare, dell’aiuto anche attraverso l’esperienza dell’osservazione del micromondo delle farfalle, dove confrontarsi e imparare l’uno dall’altro.
“stanza urbana”
CREATING: è il momento del lavoro dove si cerca di coinvolgere maggiormente l’individuo, dare un fine pratico alle idee, dove ognuno abbia lo spazio il tempo e i mezzi per mettere a frutto la propria creatività contribuendo al benessere comune.
Laboratori
Biblioteca
Spazio ludico-ricreativo

INFRASTRUCTURE: è la capacità di relazionarsi il contesto esistente, il modo in cui la struttura dialoga con il quartiere, con la città, il modo in cui questo centro aspiri a catalizzare l’attenzione su di se facendosi portatore di serenità.
Atrio
Spazio espositivo-informativo

EXCHANGE: ha un influenza non marginale: consiste nel dare uno spazio a chiunque abbia la possibilità, la voglia, l’occasione di offrire il proprio contributo per un progetto formativo.
Workshop
Attività collettive